Un altro servizio pubblico che va in gestione ai privati, così come deciso dalla Regione Liguria e dal suo presidente. Parliamo dell’elisoccorso, una delle eccellenze del nostro territorio sia per la gestione delle emergenze, che per il soccorso tecnico sanitario. Erano stati i primi a intervenire sulle macerie del ponte Morandi. Fa sorridere però che, a luglio, contemporaneamente alla privatizzazione di parte del servizio, un bando nazionale abbia assegnato alla sezione ligure un nuovo elicottero da oltre 20 milioni di euro, che, però, rimarrà pressoché inutilizzato.

“Regione Liguria e il Dipartimento dei vigili del fuoco hanno, infatti, firmato una convenzione che limita il servizio ai weekend e ai giorni festivi, per un totale di 115 giorni all’anno, spiega il sindacato Usb”. Un servizio “a singhiozzo”, come lo definisce Usb, che rilancia: “Possedere quell’elicottero, quindi, è come avere una Ferrari e non poterla guidare”.

Per capire la vicenda è necessario fare un passo indietro.

Il servizio di elisoccorso è passato ai privati a metà luglio 2020 dopo un bando di gara indetto da Arca (Regione Lombardia) su richiesta di Regione Liguria e vinto da Airgreen per un valore di circa 33 milioni di euro in nove anni. Come denunciato da Usb quest’estate, il cambio alla regia del servizio di soccorso “triplicherà i costi rispetto al servizio offerto dal pubblico. I trasporti ospedalieri aumenteranno, ne siamo sicuri, perché più voli vengono effettuati e più i privati ci guadagnano”.

La via della privatizzazione era già stata spianata, secondo quanto riporta Usb, “con la mancata valorizzazione da parte della Regione del reparto Volo dei vigili del fuoco Liguria”. In parole semplici, il personale, in carenza di effettivi, non è stato ampliato – così com’era stato richiesto da tempo – e i corsi di aggiornamento non sono stati effettuati, “lasciando che la situazione precipitasse”, spiega il sindacato.

Questo ha portato alla contrattazione tra il Dipartimento vigili del fuoco e Regione Liguria e a un accordo che rimodulava la collaborazione da 365 giorni all’anno a soli 115 per un anno e mezzo. “Periodo che scadrà il 31 dicembre 2021 – spiega Usb –. I lavoratori (dai piloti ai tecnici) non conoscono le sorti che li attendono allo scadere dell’accordo”.

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