Lo avevamo detto nel nostro programma elettorale del 2020: noi crediamo nella partecipazione.
I cittadini hanno bisogno di essere informati e poi venire coinvolti nelle scelte che li riguardano. Non significa togliere voce alla politica. Anzi, è un modo per coinvolgere le persone nella politica e nella vita della comunità cui appartengono.
Per questo insieme con Selena Candia e Roberto Centi abbiamo elaborato tre proposte che ci stanno molto a cuore.

LE ASSEMBLEE DI CITTADINI

È un modello già sperimentato con successo per esempio a Milano e Bologna. In pratica si tratta di assemblee formate da cittadini che hanno un compito consultivo e di proposta nelle scelte amministrative che li coinvolgono. Pensiamo, per esempio, all’ambiente, alla Sanità, ma anche ai trasporti pubblici e all’urbanistica.
Noi proponiamo che in Liguria possano nascere nei comuni più grandi e che ve ne sia anche una a livello regionale. Come accade altrove, le assemblee saranno formate da cittadini estratti a sorte. Il motivo? Così si evita di dare voce sempre agli stessi soggetti e si coinvolgono persone che altrimenti resterebbero lontane dalla vita della loro comunità. Non solo: così si riescono a rappresentare tutte le componenti della nostra società: donne e uomini, giovani e anziani. Si può, anzi, pensare ad alcuni correttivi proprio per dare voce a chi nella nostra regione non ne ha abbastanza, come i giovani. A Milano e Bologna le assemblee hanno aumentato la trasparenza, l’informazione dei cittadini, la loro consapevolezza. E hanno anche portato a proposte che sono diventate progetti concreti.
All’estero esistono assemblee cittadine, ma anche regionali e perfino nazionali, come accade in Germania, Francia, Regno Unito, Scozia, Irlanda e Danimarca.

IL BILANCIO PARTECIPATO

È un esperimento avviato in diversi paesi europei, soprattutto del Nord. Ma anche in città come Milano, dove l’esperienza è stata avviata tra gli altri dall’allora assessora Francesca Balzani . In pratica la Regione o il Comune destina una quota del proprio bilancio a progetti rivolti alla comunità e proposti dai cittadini. Il processo di elaborazione e scelta è già un importante momento di confronto tra cittadini. E di costruzione di un legame con la comunità e con le istituzioni.
Decidere insieme come spendere le risorse pubbliche ci fa sentire pienamente cittadini.

IL FUTURO: CONSULTAZIONI ONLINE 

Nel nostro programma elettorale erano previste anche consultazioni online dei cittadini. Noi crediamo che sulle scelte decisive per la nostra comunità i cittadini debbano essere sentiti attraverso referendum consultivi. Gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie lo rendono possibile. Vi faccio alcuni esempi: il progetto della funivia del Lagaccio o la Skymetro della Val Bisagno a Genova; l’utilizzo delle aree militari e il progetto delle Basi Blu a Spezia; i progetti per il Binario Blu a Savona o ancora le aree dismesse di Imperia. Su temi come questi la cittadinanza può, deve essere interpellata.

La Lista Sansa comincerà da subito a svolgere ogni settimana consultazioni online sui temi più rilevanti per la vita della nostra regione. Ci serviranno per conoscere le idee dei cittadini e per elaborare progetti politici che ne tengano conto.

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