NO AI MOLI DI CEMENTO A LERICI: VOGLIONO TRASFORMARE LA BAIA IN PORTICCIOLO
Il Partito del cemento torna alla carica. Approfitta del Covid e della disattenzione generali per proporre progetti che cambiano il volto della Liguria. Stavolta tocca a Lerici, uno dei tesori della nostra regione. Non solo per i lericini, ma per tutti noi.
Provate a immaginare Lerici, il castello e il mare. E ora provate a immaginare se fossero aggiunti centinaia di metri di pontili di calcestruzzo che occupano metà della baia. Un progetto IMPATTANTE e IRREVERSIBILE che cambierebbe il volto del paese per sempre. “Pontili galleggianti” ha messo il Sindaco nel suo programma elettorale (poche righe senza spiegare il progetto), in realtà un vero e proprio porticciolo.
Sott’acqua 320 “corpi morti” del peso tra i 12 e le 14 tonnellate ognuno, per un totale di oltre 4mila tonnellate di cemento. Parlano di “razionalizzazione” e di “riordino”, quando in realtà oggi è tutto ordinato e in sicurezza. Certo, le barche sono tante (1.200), ma né abusive né disordinate. Ma ecco l’idea di trasferire 430 imbarcazione da gavitello a pontile, per “una razionalizzazione” che non si capisce in cosa costituirebbe.
Il 70% delle barche sono sotto i sei metri, di residenti, gestite da Associazioni sportive (chiamate “catenarie”), attuali concessionarie, formate da volontari, le maggiori formate in gran parte da lericini. Una vera “nautica sociale” che non vuol dire che i titolari siano soltanto pensionati con il loro gozzo. Ci sono giovani, famiglie, gente del posto che utilizza una piccola barca per vivere il mare. Per stare insieme. In maniera sdegnosa il Sindaco ha detto che è l’ora di finirla con quelle “barchette in plastica”, sbeffeggiando la maggioranza dei suoi concittadini.
Così arriva il porticciolo, l’ennesimo in una regione che nei decenni passati è stata devastata dai moli. Da decine di migliaia di posti barca spesso invenduti.
Ma qui, se possibile, l’impatto sarebbe ancora più pesante.
Un impatto paesaggistico, perché cambierebbe PER SEMPRE il paese di Lerici, che è fatto del castello, del borgo e della sua baia.
Un impatto sociale, perché creando un porticciolo cambierebbe l’approccio con il mare per i lericini.
QUANTO DOVRANNO PAGARE ADESSO I PROPRIETARI DELLE BARCHE PER ORMEGGIARE AI NUOVI MOLI? MIGLIAIA DI EURO?
Un impatto turistico, perché Lerici rischierebbe di diventare un paese come tanti, con un porto, non una baia.
Ma anche un impatto ambientale sulla qualità del mare: una mole così alta di pontili ridurrebbe la circolazione dell’acqua e sconvolgerebbe fauna e flora sottomarine. E avrebbe conseguenze anche sulla balneabilità.
I lericini non vogliono vedere cambiare il volto del loro paese. Se si vuole proporre un progetto per la baia deve essere discusso e condiviso da tutti.